UNA CASA NON È UN FOCOLARE. L'abbiamo sentito dire molte volte prima. Le case sono costruite, e i focolari sono creati. Ci vuole vision, volontà, passione e spirito per creare un focolare. Un focolare non è solo fatto per contenere pareti, illuminazione, mobili e arredi. È fatto per custodire ricordi. 152 Reade Street è prima di tutto un focolare. È una residenza larga 25 piedi, posizionata discretamente in una delle strade più ambite di Tribeca; una delle case di una fila originariamente costruita dall'architetto John L. Petrarca e ripensata da Philip Koether. Ma a differenza dei suoi vicini, 152 è stata trasformata dagli attuali proprietari, da una casa consegnata da uno sviluppatore in deferenza all'industriale Tribeca, in un caldo e confortevole focolare transitorio. Il risultato è un rifugio sereno ed elegante che fonde elementi tradizionali classici con linee pulite e semplici di design moderno: equilibrato, confortevole, sofisticato e senza tempo. Ogni piano si svela con bellezza e scopo. Gli spazi sono stratificati in luce, altezza e armonia. Ampie vetrate illuminano il soggiorno, vantando soffitti a doppia altezza che si innalzano fino a 24 piedi. Una scala in ferro battuto, con gradini in marmo italiano, collega senza soluzione di continuità tutti i livelli, aggiungendo sia modernità che raffinatezza simile a quella di un'abitazione parigina. Cinque camere da letto, cinque bagni completi e due bagni parziali, quattro terrazze e un ascensore privato compongono una sinfonia di comfort e discrezione. La cucina professionale per la colazione, progettata da Bulthaup e dotata di Gaggenau, Sub-Zero e Bosch, è sia atelier che focolare: un invito a riunirsi e celebrare. Una scala posteriore collega la stanza a una dispensa per il butler situata sopra, che conduce alla sala da pranzo formale che si apre su una terrazza. La suite principale è un rifugio a sé, con finestre ad arco, una profonda vasca da bagno e un salone per il trucco: silenziosamente indulgente eppure intimo. Le camere da letto secondarie si trovano al livello successivo. Sopra, il piano attico presenta un ufficio/sala ricreativa, che offre accesso a una terrazza panoramica a due livelli. Davvero affascinante, il tetto gode di viste cinematografiche sul profilo di Downtown e sulla Freedom Tower ed è incorniciato da un pergolato, una stazione barbecue e una vasca idromassaggio all'aperto. Ulteriori comfort includono una cantina a volta, una sala musica insonorizzata e un lounge media ricreativa completa con tavolo da biliardo, tavoli da gioco/carte e comodi divani per il massimo del comfort.

A HOUSE IS NOT A HOME. We’ve heard it said many times before. Houses are built, and homes are crafted . It takes vision, will, passion, and spirit to craft a home. A home is not just made to contain walls, lighting, furniture, and furnishings. It’s made to hold memories. 152 Reade Street is first and foremost a home. It is a 25-foot-wide residence set discreetly on one of Tribeca’s most coveted streets; one of a row of houses originally built by architect John L. Petrarca and reimagined by Philip Koether. But unlike its neighbors, 152 was transformed by the current owners, from a developer-delivered house with deference to industrial Tribeca, into a warm, comfortable transitional home. The result is a serene, elegant haven that blends classic traditional elements with clean, simple lines of modern design: balanced, comfortable, sophisticated, and timeless. Each floor unfolds with beauty and purpose. Spaces are layered in light, height, and harmony. Sweeping panes of glass illuminate its living room, boasting double-height ceilings that soar to 24 feet. A forged-iron, filigree staircase with Italian marble steps connect all levels seamlessly, adding both modernity and refinement similarly found in a Parisian abode. Five bedrooms, five full and two half baths, four terraces, and a private elevator compose a symphony of comfort and discretion. The Bulthaup-designed professional breakfast kitchen, appointed with Gaggenau, Sub-Zero, and Bosch, is both atelier and hearth- an invitation to gather and celebrate. A rear staircase connects the room to a butler’s pantry located above, which leads to the formal dining room opening onto a terrace. The primary suite is its own retreat, with arched windows, deep soaking bath, and dressing salon- quietly indulgent yet intimate. The secondary bedrooms are located on the next level. Above it, the penthouse level features an office/recreation room, which provides access to a two-tiered rooftop terrace. Truly captivating, the roof enjoys cinematic views of the Downtown skyline and Freedom Tower and is framed by a pergola, grill station, and an open-air hot tub. Additional amenities include a vaulted wine cellar, soundproof music room, and recreational media lounge complete with billiard’s table, board game/card tables, and cozy sofas for ultimate comfort.